sabato | 20 Aprile | 2024

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L’arte incanta anche online: il Teatro Massimo inaugura la stagione con “Il crepuscolo dei sogni”

È iniziato con “Il crepuscolo dei sogni” la stagione 2021 del teatro Massimo di Palermo. Per la prima volta, si è trattato di un avvio di stagione in streaming, che ha registrato oltre 30mila visualizzazioni. Un racconto attraverso la musica e le immagini, trasmesso dalla web tv del teatro, che si è spinto oltre i canoni di un’opera tradizionale, proponendo un invito deciso al coraggio e a non lasciarsi scoraggiare da tutte le sventure che il destino ci ha inflitto. Una inaugurazione insolita, in un periodo storico che ha cambiato profondamente molte delle abitudini più consolidate. Niente pubblico in sala, niente pubblico, niente abiti eleganti. L’arte, invece, era più che presente, in uno spettacolo che ha lasciato entrare in scena tutti, dai tecnici alle maestranze.

Il regista Joannes Erath ha spiegato che l’idea dello spettacolo è stata quella di raccontare e condividere le difficoltà del tempo che stiamo vivendo, ma anche le conseguenze di questa situazione sui nostri comportamenti. Citando Banksy :“Un’opera dovrebbe dare conforto a chi vive con disagio la condizione del presente e dovrebbe disturbare chi vive nella sua comfort zone”. Il programma musicale ha tracciato un percorso onirico tra luce e ombra, dall’alba di Richard Strauss e Haydn al “Viaggio d’inverno” di Schubert, dalle ombre della “Calunnia” del Barbiere rossiniano e dell’ascesa al potere di Boris Godunov fino alle luci su cui si conclude lo spettacolo. In mezzo, con gli occhi sempre fissi sul dramma umano di “Traviata” e su quello esistenziale di “Mefistofele”, il percorso ha vagato dall’opera italiana a quella tedesca e russa, dal Lieder alla canzone, alla musica klezmer, dal barocco di Purcell e Monteverdi fino al Novecento.

Sul podio Omer Meir Wellber. Video Bibi Abel. Orchestra, Coro, Corpo di ballo e Coro di voci bianche del Teatro Massimo. Con il soprano Carmen Giannattasio, il baritono Markus Werba e il basso Alexandros Stavrakakis. Maestro del Coro Ciro Visco. Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo. Coreografia Dies Irae Davide Bombana.

Foto: Rosellina Garbo

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