Quarantadue comuni siciliani uniscono le forze e fanno rete, creando il network “Borghi dei Tesori“, sotto l’egida della fondazione “Le Vie dei Tesori“. Dai siti archeologici alle fortezze saracene, dalle miniere abbandonate alle concerie fantasma, dai castelli aggrappati al cielo agli acquedotti seminterrati, dagli ipogei ai palazzi nobiliari. E poi gli artigiani, le esperienze, i percorsi guidati. Questo, e molto altro, attende i visitatori. Dopo il primo step, cioè un censimento del patrimonio da ammirare (castelli, abbazie, chiese, miniere abbandonate, musei gioiello, conventi, osservatori astronomici, siti rupestri, grotte, cave, fari), l’appuntamento è in 6 fine settimana, compresi tra il 29 maggio e il 15 luglio. Ci saranno 210 luoghi aperti e 70 esperienze collaterali; verranno coinvolti 500 giovani del territorio. I Comuni aderenti rientrano nelle nove province siciliane e sono in gran parte sotto i 5mila abitanti, in qualche caso poco più grandi.
Sarà un vero Festival della narrazione incardinato su itinerari artistici, naturalistici, letterari, enogastronomici, in grado di interconnettere i luoghi Si stanno progettando percorsi tematici trasversali e orizzontali tra i borghi, sul tema del Sacro; a piedi nella natura; cercando le botteghe artigiane; spulciando pagine letterarie e personaggi; assaggiando i piatti tipici; cercando la Sicilia dal basso (tra cripte, mummie e miniere) o l’Isola dall’alto, tra torri, fortezze, osservatori astronomici.
Le Vie dei Tesori e i 42 Comuni hanno anche scelto di strutturarsi anche in modo stabile per portare avanti politiche di rigenerazione, valorizzazione, lotta allo spopolamento. “Un’iniziativa che si ricollega al festival Le Vie dei Tesori, ma soprattutto ne raccoglie l’indicazione virtuosa – spiega l’assessore regionale alla Formazione e all’Istruzione Roberto Lagalla – Non potrebbe esserci strumento operativo più efficace per tentare di realizzare un progetto organico di valorizzazione dei beni siciliani. Da assessore all’Istruzione, plaudo alla modalità di impiegare “manodopera giovanile” che ricaverà esperienze e motivazioni da questa partecipazione”. “Pensavamo di costituire una rete di una decina di comuni per partecipare al bando del MiBaCT partendo dai borghi che da tempo ci chiedevano di partecipare al festival tradizionale di settembre-ottobre – aggiunge Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori – e ci siamo ritrovati con uno straordinario network che abbraccia tutta la Sicilia”.
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