A Sferracavallo non c’è più il divieto di balneazione: si può tornare a fare il bagno a mare. L’assessore comunale all’Igiene e Sanità, Fabrizio Ferrandelli, ha firmato una nuova ordinanza che revoca l’ultimo provvedimento. La decisione è stata presa in seguito ai risultati dei monitoraggi eseguiti dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa), che hanno confermato la diminuzione della concentrazione della cosiddetta alga tossica, conosciuta scientificamente come “Ostreopsis ovata”.
Lo storico divieto di balneazione a Sferracavallo viene revocato
Anche quest’anno si temeva di dover rinunciare a fare il bagno a Sferracavallo, dato che è da tempo che il divieto di balneazione viene istituito ogni estate. Il primo monitoraggio effettuato dall’Arpa, datato 17 giugno, aveva nuovamente riscontrato una concentrazione di “Ostreopsis ovata” di 150.620 cellule per litro, un valore di cinque volte superiore al limite previsto di 30.000 cellule per litro. Nonostante ciò, il secondo monitoraggio, eseguito il 24 giugno, ha rilevato valori nettamente inferiori ai limiti stabiliti per legge. I risultati in questione hanno permesso al Comune di Palermo di dare il via libera.
Con la revoca del divieto, i cittadini e i turisti possono ora tornare a godere delle acque di Sferracavallo in tutta tranquillità. “Ringrazio l’Arpa, – dice l’assessore Fabrizio Ferrandelli – che proprio la scorsa settimana aveva assicurato nuove rilevazioni nel giro di 7 giorni e, alla luce dei nuovi risultati, ho firmato una nuova ordinanza che revoca l’ultimo divieto di balneazione confermando che al di là del fenomeno passeggero le attività poste in essere dall’amministrazione in quel tratto di costa per consentire la qualità delle acque hanno centrato l’obiettivo”.
Cos’è l’alga tossica?
L’Ostreopsis ovata è una microalga appartenente alla classe delle Dinoflagellate. Originaria delle acque tropicali, negli ultimi decenni ha colonizzato anche le coste del Mediterraneo, favorendo la proliferazione in aree caratterizzate da temperature elevate e acque tranquille. L’alga produce tossine che possono causare irritazioni cutanee, problemi respiratori e, in casi più gravi, sintomi simil-influenzali se inalate o ingerite. La presenza di questa alga è costantemente monitorata dalle autorità sanitarie per prevenire rischi per la salute pubblica.
La presenza di Ostreopsis ovata è stata segnalata in questi anni in diversi comuni costieri della Sicilia, tra cui Palermo, Siracusa, Catania e Trapani. Questi comuni effettuano monitoraggi regolari durante la stagione estiva per garantire la sicurezza dei bagnanti e adottano misure preventive come il divieto di balneazione quando le concentrazioni di alga superano i limiti di sicurezza.