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venerdì, Giugno 9, 2023

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L’Orto Botanico di Palermo cresce: il nuovo giardino per eventi e piante da tutto il mondo

Novità all’Orto Botanico di Palermo. Una nuova area verde – che potrebbe essere fruibile tra cinque anni – sarà dedicata all’architetto paesaggista Rossana Pirajno. Attraverso una passerella aerea si arriverà al belvedere del nuovo giardino, pensato come una agorà per eventi tra piante della macchia e di Paesi come California, Cile, Australia, Sudafrica e Vietnam.

La nuova area, grande 13mila metri quadrati, sorgerà tra la via Tiro a segno ed il fiume Oreto, dove attualmente sorgono già dei piccoli orti urbani. Rientra nel progetto dal titolo “Il Mediterraneo Ovunque”, che ha ricevuto il “Premio weTree” (5mila euro, che serviranno proprio per avviare l’ampliamento della nuova area).

All’Orto Botanico il premio weTree

“We tree” è un progetto al femminile, nato per sensibilizzare sui temi della solidarietà ambientale e della la sostenibilità, già operativo in diverse città italiane, come Perugia, Milano e Torino. “Sono felice di contribuire con questo premio alla riqualificazione paesaggistica dell’Orto Botanico – ha detto Ilaria Borletti Buitoni, presidente dell’Associazione weTree -, prestigiosa istituzione dell’Università degli Studi di Palermo che, oltre al suo patrimonio di biodiversità, ha un gran valore anche dal punto di vista storico, architettonico e artistico”.

“La dedica della nuova area all’architetto e intellettuale Rosanna Pirajno – ha aggiunto Borletti Buitoni – è coerente con la mission di weTree, che si propone di promuovere attraverso l’impegno femminile una nuova cultura e una rinnovata sensibilità verso l’ambiente, il verde e il contesto nel quale vivono i cittadini tanto fondamentali per la loro salute. In ogni città in cui arriviamo con un “Progetto weTree” dedichiamo sempre alberi o spazi verdi a una donna che ha dimostrato uno straordinario impegno civile”.

La nuova area dell’Orto Botanico di Palermo

“Abbiamo riflettuto – ha proseguito Lucia Pergolizzi, tra le architette premiate – su come rappresentare oggi le vegetazioni delle regioni del mondo che sono simili ai nostri paesaggi anche se distanti. La prima domanda che ci siamo poste è stata come rappresentare questa composizione di differenti paesaggi e abbiamo pensato ad un percorso, un viaggio attraverso le particolarità di ogni territorio di riferimento. Per fare ciò abbiamo ritenuto indispensabile lavorare sul tema della continuità rispetto all’Orto botanico esistente attraverso una passerella aerea. Inoltre, non ci saranno in questo contesto delle aiuole ma una sequenza di habitat che permetteranno di scoprire le particolarità di questo ampliamento”.

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