Un impasto a base di latte, burro, farina e lievito, arricchito da una glassa di zucchero guarnita di mandorle. All’apparenza realizzare la colomba pasquale può sembrare semplice ma in realtà è un processo lungo e complesso che si articola in diverse fasi di lievitazioni. Proprio per la sua complessità da sempre i migliori pasticceri si cimentano nella realizzazione del dolce tipo della Pasqua, dando vita a centinaia di varianti.
Non mancano in tal senso quello sperimentate con passione dai professionisti siciliani. Al cioccolato, agli agrumi di Sicilia, con i canditi o senza e al pistacchio. La colomba pasquale è in grado di soddisfare i gusti proprio di tutti. Anche se la sua versione originale, in tutta la sua semplicità, è difficile da battere.
L’origine della colomba pasquale
Secondo la tradizione, la colomba pasquale nasce in Lombardia, più precisamente a Pavia. La città, attorno al 610, era la capitale dei Longobardi, popolo governato dalla regina Teodolinda.
La leggenda racconta che la sovrana avesse ospitato un gruppo di pellegrini irlandesi, guidati da san Colombano, ai quali offrì carni e ricche prelibatezze. Gli ospiti però furono costretti a declinare l’invito perché era periodo di Quaresima. Teodolinda e il marito Agilulfo interpretarono il rifiuto come un’offesa personale e fu allora che Colombano, benedicendo la selvaggina, la trasformò in bianche colombe di pane.
Pupu cu l’ova o colomba pasquale?
Seppur la colomba pasquale appartenga alla tradizione lombarda, anche la Sicilia non è nuova ai dolci a forma di colomba. Infatti, leggendo la storia che detta l’origine della colomba pasquale, in tantissimi avranno subito pensato ad un dolce tipico della tradizione siciliana: u pupu cu l’ova.
Conosciuto anche come aceddu cu l’ova, cuddura cu l’ova, campanaru o palummedda, si tratta comunque di un dolce composto dalla base di pasta frolla, ritagliata a forma di colomba, che avvolge un uovo sodo ancora ricoperto dal suo guscio, e in alcuni casi adornato da una glassa di zucchero.
E tu cosa preferisci, la colomba pasquale o u pupu cu l’ova?