mercoledì | 23 Ottobre | 2024
Chiara Ferrara
Chiara Ferrara
Nata nel 1998, muove i primi passi nel giornalismo sui campi di calcio. Nel 2022 ha fondato il portale online sullo sport siciliano Sporticily. Con gli anni ha accolto nel suo taccuino i generi più variegati, dalla cronaca al lifestyle, sempre con l'obiettivo di raccontare la realtà, con un pizzico di spirito critico. È giornalista pubblicista dal 2020. A Be Sicily Mag ricopre il ruolo di coordinatrice della redazione Web.

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Mondiale Italia ’90, l’anniversario della prima gara a Palermo: fu Paesi Bassi – Egitto

Il 12 giugno di 34 anni fa si giocò la prima partita a Palermo del Mondiale Italia '90: in campo c'erano Paesi Bassi ed Egitto di fronte a 23 mila spettatori

Chiara Ferrara
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Nata nel 1998, muove i primi passi nel giornalismo sui campi di calcio. Nel 2022 ha fondato il portale online sullo sport siciliano Sporticily. Con gli anni ha accolto nel suo taccuino i generi più variegati, dalla cronaca al lifestyle, sempre con l'obiettivo di raccontare la realtà, con un pizzico di spirito critico. È giornalista pubblicista dal 2020. A Be Sicily Mag ricopre il ruolo di coordinatrice della redazione Web.

Italia ’90, il Mondiale delle Notti Magiche e quelle gare che si giocarono a Palermo. Fu la prima e l’unica volta – almeno finora – che il capoluogo siciliano venne coinvolto in un evento calcistico di portata così ampia. La precedente Coppa del Mondo disputata nel nostro Paese, nel 1934, infatti, non aveva preso in considerazione l’Isola: le città scelte furono Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Trieste. Per questa occasione, invece, furono coinvolte anche Sicilia e Sardegna. Un evento che segnò la storia del calcio, sebbene la Nazionale azzurra si sia qualificata nel gradino più basso del podio (complici le prestazioni del palermitano Totò Schillaci, miglior marcatore della competizione).

Mondiale Italia ’90: le gare a Palermo

Le gare del Mondiale di Italia ’90 che si disputarono a Palermo furono quelle della fase a gironi, con il capoluogo siciliano che si divise con Cagliari il gruppo F. Le Nazionali partecipanti erano Inghilterra, Paesi Bassi, Irlanda ed Egitto. Gli inglesi, che rappresentavano la super favorita del girone, non giocarono mai in Sicilia, ma soltanto in Sardegna, a discapito del caloroso pubblico che avrebbe voluto godere di uno spettacolo da big.

La prima partita allo Stadio La Favorita (l’attuale Stadio Renzo Barbera) andò in scena il 12 giugno 1990 tra Paesi Bassi ed Egitto e terminò sul pareggio, col risultato di 1-1. L’accoglienza non fu delle più calorose, dato che gli spettatori furono “solo” 23 mila. La gara successiva, tra Irlanda ed Egitto, si svolse nel pomeriggio del 17 giugno 1990. Anche in questo caso il risultato fu di pareggio, ma a reti bianche. L’ambiente però si scaldò, con ben 33 mila spettatori. Gli stessi dell’ultimo incontro, quello tra 21 giugno 1990 tra Irlanda e Paesi Bassi, finito anch’esso sull’1-1.

Alla fine l’Inghilterra passò il turno in testa alla classifica del girone, seguita da Irlanda e Paesi Bassi. L’Egitto invece venne eliminato. Palermo e Cagliari non vennero coinvolte nelle fasi successive della competizione, per motivi logistici. Gli spostamenti infatti non erano semplici nelle Isole. Dagli ottavi di finale alla finale, dunque, furono preferite altre città più facilmente raggiungibili, da Genova a Bari. L’ultimo atto tra Germania Ovest (fu l’ultimo anno che il Paese partecipò disunito) e Argentina si svolse a Roma.

I lavori allo Stadio La Favorita di Palermo per Italia ’90

Lo Stadio La Favorita di Palermo per il Mondiale di Italia ’90 fu rimesso a nuovo. Inizialmente, al momento dell’assegnazione, si era addirittura pensato alla costruzione di un nuovo impianto, ma alla fine si decise di riqualificare quello tuttora attivo. Le difficoltà furono numerose, sia per il reperimento dei fondi sia per la lentezza dei lavori. Fu necessario diminuire la capienza per rientrare nelle norme vigenti per la sicurezza e per l’agibilità e furono montate le quattro torri faro per l’illuminazione, la facciata invece non fu toccata. Alla fine, il risultato fu ottimale, tanto che l’impianto venne definito “un gioiellino” al momento dell’inaugurazione.

Il periodo di restyling, tuttavia, fu macchiato da un evento drammatico. Durante i lavori, infatti, cinque operai persero la vita in un crollo avvenuto il 30 agosto 1989. Le vittime furono Antonino Cusimano, Serafino Tusa, Giovanni Carollo, Giuseppe Rosone e Gaetano Palmeri. Oggi anno, nel giorno dell’anniversario, vengono ricordate dalla città.

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