Sarà interamente dedicata alla pace e ai suoi colori la ventunesima edizione del “Festival del Mediterraneo” di Canicattini Bagni, in provincia di Siracusa, dove, a partire dal 6 luglio e fino alla fine di settembre, andrà in scena un ricchissimo calendario di appuntamenti culturali con danza, musica, arte e teatro oltre alle tradizionali sagre gastronomiche e al palio San Michele.
Festival del Mediterraneo: cultura, musica e natura a Canicattini Bagni
L’estate canicattinese, che, come ogni anno, vedrà la presenza di tantissimi turisti e visitatori, propone dunque, ancora una volta, col “Festival del Mediterraneo”, degli eventi di grande spessore culturale e fortemente legati alle tradizioni grazie all’impegno dell’assessorato alla Cultura e al patrocinio della Regione ma anche alla collaborazione delle numerosissime realtà associative locali come i volontari, il Comitato dei quartieri, il museo Tempo, il corpo bandistico Città di Canicattini e la Consulta giovanile.
La grande tradizione musicale del centro ibleo, che si caratterizza dal rapporto altissimo tra il numero di abitanti e quello dei musicisti praticanti, prenderà vita grazie ad una serie di appuntamenti di richiamo come, su tutti, il trentesimo Festival jazz e la quarantunesima edizione del Raduno bandistico. Ma anche il Festival del rifugiati con il suo percorso inclusivo, che, a piazza XX Settembre, vedrà l’esibizione della “BabelNova Orchestra” e dei suoi 12 musicisti provenienti da ogni parte del mondo, i quali hanno scelto di dedicarsi ad un originale percorso di ricerca di nuovi linguaggi musicali.
Ci sarà anche spazio per il teatro, per la magia della danza, per i percorsi “liberty” (alla scoperta del centro storico canicattinese) e le escursioni naturalistiche, per immergersi nei suggestivi paesaggi iblei. Senza dimenticare la lettura, il valore delle tradizioni popolari con il trentasettesimo “Palio storico di San Michele Arcangelo” ed il concerto di un maestro della musica popolare come Eugenio Bennato, il tradizionale “Museo sotto le stelle”, con la rappresentazione dei mestieri di un tempo, la passeggiata con gli asini e le sagre degli antichi quartieri, con i sapori unici e inconfondibili dei prodotti tipici degli Iblei.