venerdì | 19 Aprile | 2024

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Tre murales per raccontare l’anima di Camporeale: le nuove opere di Igor Scalisi Palminteri

Tre murales raccontano l’anima di Camporeale, città “del vino e del legno“. L’autore è il palermitano Igor Scalisi Palminteri, che ha già firmato diverse opere, non soltanto in Sicilia. I soggetti scelti per i murales sono la Madonna dei Peccatori, che si venera nel paese in provincia di Palermo, raffigurata secondo l’iconografia con il manto aperto ad accogliere i peccatori; un vignaiolo sorridente con in mano un bicchiere di buon vino; un falegname al lavoro, un po’ mastro Geppetto, un po’ San Giuseppe. I murales sono legati dalle parole di un antico canto popolare d’amore raccolto a Camporeale e riportato in un’opera letteraria di Pitrè e Salomone Marino: una lunga frase che salda le tre opere l’una all’altra, un vero messaggio di amore per il proprio paese.

Il progetto è dell’associazione turistica Pro Loco Camporeale, in partenariato con l’associazione culturale CamporealeLive e attinge al bilancio partecipativo del Comune. “L’idea di base del progetto è quella di valorizzare angoli delle vie del centro, con immagini fortemente legate alle tradizioni e all’identità del paese: l’agricoltura, l’artigianato e la grande devozione per la Madonna, a cui è consacrata Camporeale – ha spiegato Benedetto Alessandro, presidente delle due associazioni -. Temi importanti in cui ogni cittadino si riconosce, al di là di ogni differenza di età, ceto sociale o lavoro”.

“Dal confronto con il territorio, nascono queste mie tre immagini che spero possano rappresentare il paese. Il primo murale di questo trittico guarda all’impostazione di Piero della Francesca, da un lato – ha raccontato Igor Scalisi Palminteri -, e dall’altro, a certa pittura popolare legata all’ex voto, rapida, veloce, non accademica, che schiaccia occhio all’iconografia bizantina per la ieraticità del volto della Madonna”. Gli altri due murales, il vignaiolo e il falegname, attingono alla tradizione delle attività artigiane proprie del paese. L’intento è quello di cucire un itinerario turistico che, tramite le tre opere, possa portare il visitatore – che magari giunge per caso o seguendo un circuito da winelover – dentro i vicoli e le botteghe più autentiche.

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