martedì | 22 Ottobre | 2024

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Bambini obesi e in sovrappeso, cosa fare: i consigli del pediatra

I bambini obesi o in sovrappeso possono incorrere in molte problematiche di salute: il pediatra invita i genitori a non sottovalutare il problema

In Italia, secondo i dati del Ministero della Salute, il 26,3% dei bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni sono obesi o in sovrappeso: si tratta di 2,2 milioni di persone. La percentuale è ancora peggiore se si stringe il campo: sale infatti al 42% tra i 5 e 9 anni. Il nostro Paese è il quarto in Europa nella classifica di questo drammatico fenomeno. È per questo motivo che è importante per i genitori comprenderne cause e conseguenze.

Come riconoscere un bambino obeso?

Non sempre i genitori si rendono conto che il proprio bambino è obeso o in sovrappeso. Un aumento di peso spesso è erroneamente ritenuto un segnale del fatto che il piccolo cresce bene. In molti casi, invece, non è così. È un problema nel problema, perché la diagnosi avviene in risalto e la situazione intanto peggiora. È per questo motivo che è importante affidarsi al pediatra, capace di comprendere immediatamente quando il peso sulle curve di crescita non è nei valori normali in relazione all’età e all’altezza.

I campanelli d’allarme dell’obesità infantile, tuttavia, possono essere riconosciuti anche dai genitori più attenti. A tavola, ad esempio, iniziate ad osservare cosa c’è nel piatto dei bambini. Se le porzioni sono le stesse dell’adulto, c’è qualcosa che non va. I fabbisogni nutrizionali sono, infatti, diversi. Anche un’analisi del contenuto, oltre alle quantità, è fondamentale. Spesso mancano verdura e frutta, perché al piccolo non piacciono. In realtà, è semplicemente sazio per i cibi consumati precedentemente, come la pasta o il pane.

Bambini obesi o in sovrappeso: l'importanza della frutta nell'alimentazione

Diminuire le quantità e stare attenti a cosa i bambini mangiano non deve però trasformarsi in un “salto del pasto”. La colazione e la merenda sono fondamentali, a patto che non vengano fatte con cibi ipercalorici. Una sveglia anticipata dà la possibilità di consumare pietanze equilibrate con calma.  

Un altro segnale determinante può arrivare dall’abbigliamento. I genitori spesso sono orgogliosi nell’acquistare vestiti di taglie più grandi ai loro figli. La verità però è che in molti casi il motivo è da ricondurre al fatto che questi ultimi sono in sovrappeso. Quei pantaloni e quelle maglie, se vanno bene per il peso, non vanno bene per l’altezza. La vestibilità non è quella corretta. I nostri bambini non sono di certo modelli, ma se state vivendo questa difficoltà forse è il momento di farsi qualche domanda.

Bambini obesi, quali sono le cause

Le cause dell’obesità infantile possono essere numerose. Essa nella maggior parte dei casi (97-98%) è legata all’associazione di fattori diversi: costituzione e familiarità (un bambino con entrambi i genitori obesi ha l’80% di probabilità di essere sovrappeso); abitudini alimentari sbagliate con ritmo dei pasti alterati o selettività per certi alimenti; sedentarietà.

Soltanto nel 2-3% dei casi l’obesità infantile riconduce a una causa endocrinologica. È assai raro che in età pediatrica il peso eccessivo dipenda, ad esempio, da un cattivo funzionamento della tiroide, così come da altre sindromi genetiche. Al contrario, però, i sintomi in questione possono essere delle conseguenze che portano a rivolgersi ad un medico. Alcune cure farmacologiche croniche e/o prolungate, invece, possono influire sul peso. 

È importante non sottovalutare, inoltre, le abitudini delle mamme. La cattiva alimentazione in gravidanza infatti può predisporre i bambini all’obesità. È per questo motivo che il monitoraggio del ginecologo è fondamentale. Dopo la nascita, l’allattamento al seno rappresenta un fattore protettivo. Attenzione anche allo svezzamento: con cibi prettamente industriali, il bambino si abitua a sapori artificiale e tende a rifiutare quelli più sani.

Bambini obesi e in sovrappeso: l'importanza dello svezzamento

Obesità infantile, occhio alle cause psicologiche

Le cause dell’obesità infantile possono essere anche psicologiche, oltre che comportamentali e fisiche. Il cibo in alcuni casi viene utilizzato come sfogo, soprattutto dagli adolescenti. È utile dunque capire quando un’alimentazione sbilanciata è la conseguenza di un disagio psicologico derivante da conflitti familiari, da rapporti contrastanti coi coetanei o da un ambiente scolastico non confortevole.

Inoltre, è importante evitare il confronto con modelli sbagliati che riconducono alla perfezione eccessiva, che è irraggiungibile. Parlate coi vostri figli per comprendere cosa c’è che non va.

Obesità infantile, quali sono le conseguenze

È stato dimostrato da diversi studi che tra le conseguenze dell’obesità infantile ci sono sempre più frequentemente un’ampia gamma di problemi di salute a breve e lungo termine. In particolare, patologie e disordini metabolici, endocrini, cardiovascolari, respiratori e psicologici, nonché malattie del fegato e stati infiammatori. È per questo motivo che un intervento precoce è indispensabile per evitare il peggio.

Bambini obesi, cosa fare?

Cosa fare se i nostri bambini sono obesi? Il presupposto è che le metodologie di trattamento non sono le stesse di un adulto. È per questo motivo che non si deve fare ricorso a delle diete per bambini in sovrappeso, soprattutto se trovate su Internet. Esse fanno sentire il piccolo diverso dai suoi coetanei, imponendogli delle barriere che difficilmente riuscirà a rispettare.

È necessario piuttosto optare per un approccio comportamentale. Il piccolo va indirizzato il più precocemente possibile verso corrette abitudini alimentari, senza demonizzare alcun cibo. 

Altrettanto importante è stimolare il bambino al maggior consumo energetico possibile attraverso la pratica di uno sport. Il movimento è anche divertimento. È per questo motivo che è fondamentale che siano i diretti interessati a scegliere cosa fare.

Promuovere l’attività fisica, inoltre, non significa necessariamente andare in palestra, ma anche avere uno stile di vita attivo. Nella quotidianità mettete da parte i passeggini, evitate l’ascensore e lasciate che siano loro a portare sulle spalle gli zaini al ritorno da scuola.

Bambini obesi e in sovrappeso: l'importanza dell'attività fisica

Quando rivolgersi a uno specialista

Se vi siete resi conto che il vostro bambino soffre di obesità infantile o è in sovrappeso e state cercando un centro o uno specialista a cui rivolgervi, sappiate che anche in questo caso il metodo non è lo stesso di un adulto. I bambini sono costantemente monitorati dal proprio pediatra dal punto di vista del peso. Non esistono altre figure specifiche.

Quando il medico di base lancia un campanello d’allarme, dunque, non sottovalutatelo, pensando che sia un problema che si risolverà da sé con lo sviluppo, ma ascoltate i suoi consigli. L’unico modo per affrontare efficacemente il problema è agire insieme.

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