venerdì | 17 Maggio | 2024
Giulia Fici
Giulia Fici
Giornalista pubblicista in the making, amo viaggiare, leggere e il cinema. Scrivo per Be Sicily da marzo 2023, e nel contempo studio Scienze della Comunicazione a Unipa. Parlo di eventi, moda, serie tv girate in Sicilia e tanto altro!

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Traghetti per le isole minori della Sicilia, ridotte le tratte per Eolie, Pantelleria e Ustica: è polemica

Si riducono i traghetti per le isole minori della Sicilia, quali sono le tratte penalizzate: si salva Lampedusa

Giulia Fici
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Giornalista pubblicista in the making, amo viaggiare, leggere e il cinema. Scrivo per Be Sicily da marzo 2023, e nel contempo studio Scienze della Comunicazione a Unipa. Parlo di eventi, moda, serie tv girate in Sicilia e tanto altro!

La Società Navigazione Siciliana, che attraverso la sua linea di traghetti Caronte&Tourist gestisce le tratte dei traghetti per le isole minori della Sicilia, ha detto stop ai collegamenti integrativi: verranno ridotte da oggi, lunedì 8 aprile, la frequenza e la capacità del trasporto, sia di passeggeri che di merci. Una decisione che ha causato non poche polemiche, soprattutto perché arriva in vista di un periodo molto fertile per il turismo.

Traghetti per le isole minori della Sicilia ridotti: le tratte interessate

Le tratte interessate da questi tagli ai traghetti per le isole minori della Sicilia sono quelle giornaliere delle 6,30 e delle 21 da Milazzo per le Eolie, quella del giovedì verso Ustica e tre settimanali da Trapani a Pantelleria. L’unica a salvarsi è Lampedusa.

Dietro questa scelta sembrano esserci problemi relativi a una mancata chiusura dell’accordo con l’amministrazione regionale: la Società Navigazione Siciliana, infatti, ha assicurato per lungo tempo le tratte ora scomparse, anche attraverso l’assunzione di pesanti oneri economici e finanziari, in attesa di una regolarizzazione da parte delle istituzioni, poi mai arrivata.

Viene però sostenuto che il dipartimento siciliano delle Infrastrutture avrebbe già inviato da tempo una sollecitazione perché si incrementino le rotte per le isole minori, finanziandole con proprie risorse, ma finora dal ministero non ci sarebbe stata nessuna risposta.

La Società Navigazione Siciliana dice stop alle tratte, le conseguenze

“La decisione di sospendere i collegamenti marittimi con le isole di Sicilia rappresenta un grave colpo per le comunità isolane e per l’economia locale. Questa situazione mette a rischio non solo la mobilità dei cittadini, ma anche la vitalità delle attività economiche e il futuro delle nostre isole”, questa la dichiarazione del sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona, in merito alla sospensione dei collegamenti marittimi integrativi.

A pagare il prezzo di questa decisione, venuta a seguito di grandi buchi burocratici, sono infatti gli isolani: senza una garanzia di spostamenti frequenti da e per le isole, l’economia è in grave rischio. “È fondamentale agire con tempestività per garantire il diritto alla continuità territoriale e per proteggere le comunità isolane dall’impatto devastante di questa decisione. Abbiamo fatto appello alla solidarietà e al senso di responsabilità di tutti gli attori coinvolti affinché si trovi una soluzione che tuteli il benessere delle nostre isole e dei loro abitanti”, continua D’Ancona.

A esprimersi sull’accaduto anche Christian Del Bono, presidente di Federalberghi isole di Sicilia: “Dopo bandi andati deserti, annunci, riferiti a soluzioni epocali e altre procedure, rimaste prive di efficacia, con la stagione turistica ormai avviata, ci ritroviamo con un ulteriore colpo a danno del fragile assetto socioeconomico delle isole minori. È del 17 gennaio scorso -continua- l’ultima Pec, sottoscritta da ben 40 associazioni e trasmessa al ministro Matteo Salvini, al presidente Renato Schifani, all’assessore alla Mobilità, Alessandro Aricò e al suo Dipartimento, con la quale si denunciavano le gravi carenze del sistema dei collegamenti marittimi. Un sistema dove le emergenze si rincorrono e dove né la Regione Siciliana né il Governo centrale hanno sin qui dimostrato di poterne davvero venire a capo. Ai tagli e ai rincari insostenibili (30% da giugno 2022 al quale si è sommato un ulteriore 20% da dicembre 2023) a gravare sui collegamenti con navi e aliscafi operati in convenzione statale, si sono andati cristallizzando le criticità di quelli integrativi regionali operati a mezzo navi“.
Sappiamo che i sindaci delle isole minori si sono già attivati – conclude Del Bono – e noi, proprio ieri, abbiamo sensibilizzato anche l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, presente a Lipari in occasione di un evento, ma occorre far presto per evitare di altri danni“.

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