Tre anni fa ci salutava per sempre una delle icone italiane più famose al mondo: Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni. Una donna che nel corso della sua carriera ha vestito i panni della showgirl, della cantante, della ballerina e dell’attrice, cimentandosi anche come conduttrice televisiva, conduttrice radiofonica e autrice televisiva. Un vero e proprio mostro da palcoscenico in ogni ambito, amatissima dal suo pubblico. Il suo successo non conosce né epoca né età e i suoi brani come Rumore e Pedro continuando ancora oggi ad esser sulla cresta dell’onda. Non tutti però forse sanno che la regina della televisione italiana e icona LGBTQ+ aveva nella sue vene sangue siciliano.
Raffaella Carrà e le origini siciliane
Nata a Bologna il 18 giugno 1943, Raffaella Carrà era la figlia primogenita dell’emiliano Raffaele Pelloni e della siciliana Angela Iris Dell’Utri, originaria di Caltanissetta. Quest’ultima gestiva insieme alla madre il Caffè Centrale a Bellaria. Il rapporto con la famiglia materna fu molto stretto per la showgirl, che trovò in nonna Andreina e in nonno Vincenzo Dell’Utri un punto di riferimento quando i genitori si separarono. La donna, in particolare, era un’amante della musica e spinse la nipote di soli otto anni a lasciare l’Emilia Romagna per proseguire gli studi direttamente a Roma. Inizialmente presso l’Accademia nazionale di danza, dove rimarrà fino ai quattordici anni, poi al Centro sperimentale di cinematografia.
La carriera di Raffaella Carrà
Dai primissimi esordi al successo mondiale il passo è stato breve: Raffaella Carrà ha dato il via alla sua carriera cinematografica già agli inizi degli anni cinquanta, partecipando a soli otto anni al film di Mario Bonnard, Tormento del passato, continuando poi ad interpretare piccoli ruoli fino al 1962, anno in cui partecipa alle riprese de I compagni di Mario Monicelli.
Tra il 1969 e il 1970 arriva il successo televisivo, prima con lo spettacolo Io, Agata e tu e poi al fianco di Corrado con Canzonissima, dove Raffaella fece scandalo a causa del suo ombelico scoperto mostrato nella sigla d’apertura. Da lì duetta con i più grandi nomi del cinema e della tv italiana, da Alberto Sordi a Topo Gigio, fino a calcare il palco del Festival di Sanremo più e più volte, ma senza lasciare da parte la sua vera vocazione: la musica.
Raffaella Carrà nel corso della sua carriera musicale ha pubblicato in totale 51 album, che spopolano tuttora sia in Italia che all’estero. Nelle sue canzoni ha sostenuto gli ideali femministi, la libertà sessuale e i diritti delle persone appartenenti alla comunità LGBTQ+, diventando un vera e propria precorritrice dei nostri tempi e rendendosi un’icona immortale.