Lo scorso 5 aprile è stata posta la prima pietra per la costituzione della Fondazione Rosa Balistreri, in onore della cantautrice siciliana, grazie all’evento organizzato presso la sala ONU del Teatro Massimo di Palermo. Sul palco, tantissimi artisti, tutti lì per celebrarla: dediche di ricordi, omaggi e progetti futuri tutti “in nome di Rosa”.
Fondazione Rosa Balistreri: l’evento al Teatro Massimo
In occasione dell’evento erano presenti, in rappresentanza di tutti gli artisti siciliani sparsi per il mondo, Ester Pantano da Roma, Michela Musolino da Menfis, Amanda Pascali dal Texas, Laura Campisi da New York, Paola di Bella dal Belgio, Laura Mollica, Alessandra Ponente, Elisa Parrinello, Margherita Riotta, Alessandra Salerno, Pamela Barone, Cecilia Pitino, Alessandra Ristuccia, Giulia Mei, Valeria Graziani, Chris Obehi. A testimoniare la vicinanza delle istituzioni a questo progetto, anche il vicesindaco di Palermo Carolina Varchi, il deputato Fabrizio Ferrara e l’assessore alla cultura Giampiero Cannella.
A prendere attivamente parte all’evento è stato l’artista Igor Scalisi Palminteri, che ha realizzato in diretta un disegno per celebrare la storica cantautrice, anticipando così il suo proposito di realizzare in futuro anche un murale.
Angela Torregrossa omaggia la mamma Rosa Balistreri
Non è ovviamente mancato un intervento da parte della figlia di Rosa Balistreri, Angela Torregrossa: “Sono felice che si stia avviando l’iter per la costituzione della Fondazione dedicata a mia madre. Dopo tanti anni è finalmente giunto il momento di rendere omaggio ad una donna che è simbolo di libertà e di ribellione. Mia madre aveva piena consapevolezza della grande forza rappresentata dal cantare in siciliano e di quanto il riscatto della Sicilia passasse proprio attraverso il riprendere possesso in piena coscienza da parte dei siciliani, dell’immenso valore insito nel nostro patrimonio linguistico, poetico e culturale. Sono orgogliosa di essere sua figlia”.
A esprimere orgoglio per la scelta della location, Marco Betta, Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo: “Data l’importanza della figura di un’artista del calibro di Rosa Balistreri, l’avvio di questo percorso non poteva che essere al Teatro Massimo, luogo e tempio della musica e della cultura, oltre che simbolo identitario per la nostra terra”.