sabato | 26 Ottobre | 2024
MANLIO MELLUSO
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Manlio Melluso, classe 1979 e giornalista professionista dal 2011. Mi appassiona la cronaca di tutti i colori: bianca, nera o rosa non importa. Fermo sostenitore della regola delle 5W, cerco di raccontare le storie in modo professionale, consapevole dell'impossibile traguardo che è l'oggettività assoluta.

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“Cinema, quale futuro?”: il convegno di Anec Sicilia sulle sale da salvare e le richieste degli imprenditori

I dati sul cinema in Sicilia sono preoccupanti: calo del 30% rispetto a prima della pandemia di Covid, gli imprenditori chiedono aiuti

MANLIO MELLUSO
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Manlio Melluso, classe 1979 e giornalista professionista dal 2011. Mi appassiona la cronaca di tutti i colori: bianca, nera o rosa non importa. Fermo sostenitore della regola delle 5W, cerco di raccontare le storie in modo professionale, consapevole dell'impossibile traguardo che è l'oggettività assoluta.

Cinema ormai costantemente in sofferenza in Sicilia, con un trend di presenze nelle sale in calo del 30% rispetto al 2019, quando ancora il Covid non aveva provocato i suoi effetti devastanti. Nella sala gialla dell’Ars, durante il secondo convegno regionale organizzato da Anec Sicilia dal titolo “Sala cinematografica, quale futuro? Prospettive e proposte”, si è discusso dello stato di salute delle strutture dedicate al grande schermo, sopravvissute nel post pandemia grazie alle linee di intervento ministeriali e regionali.

In questa occasione si sono confrontati esperti del settore ed esercenti. Fabrizio Scimé, segretario generle dell’Ars, ha fatto gli onori di casa. Presenti Mario Lorini, presidente nazionale Anec, Francesco Giambrone, presidente nazionale Agis, Paolo Signorelli, presidente nazionale Anec Sicilia, ed Egidio Bernava Morante, presidente regionale Agis.

Il calo degli spettatori al cinema dopo il Covid

In termini assoluti, il calo dal 2019 al 2023 è quantificabile in due milioni di spettatori in meno in Sicilia: sono passati, infatti, da 6 a 4 milioni i biglietti staccati: “Numero questo – dice l’imprenditore cinematografico e consulente tecnico Anec Sicilia Rosario Drago – che secondo le stime di chiusura numerica dell’anno potrebbe scendere ulteriormente a 3 milioni di spettatori in meno. Un dimezzamento rispetto al pre Covid”.

Ad aggravare la situazione anche la diminuzione delle sale cinematografiche attive nella nostra regione, scese da 278 a 234: 44 sale non più operative, alcune chiuse definitivamente, come il Cinema Centrale di Marsala, la cui area è stata trasformata in parcheggio, altre temporaneamente destinate ad ospitare altre attività in attesa di superare la crisi.

Le proposte degli imprenditori

In questa situazione drammatica, si sono valutate diverse opzioni di intervento per salvare il cinema in Sicilia. Una delle richiesta degli imprenditori del settore cinematografico è di valutare la possibilità di attivare una nuova linea di finanziamento per le sale, passando per la cessione della tax credit e dei costi funzionamento, con il coivolgimento eventuale dell’Irfis. Ma la proposta più “urgente” è quella di un intervento istituzionale che preveda la messa a disposizione di risorse finanziarie in maniera strutturale per salvaguardare il comparto cinema.

Per Andrea Peria Giaconia, presidente Anec Palermo, “l’onda lunga del post pandemia ha fatto sì che oggi le sale cinematografiche paghino lo scotto della crisi economica attuale”. Da qui la richiesta di aiuto. “Chiediamo ai vertici istituzionali regionali del governo Schifani la massima attenzione per il nostro settore, attivando una misura stabile fin dalla prossima legge finanziaria: con un minimo sforzo economico si potrebbero salvare le 127 strutture siciliane, presidi culturali ed economici dell’Isola”.

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