I primi di maggio scorso, in Sicilia, è partita una vera e propria challenge. La testata giornalistica de ilSicilia.it, in collaborazione con Siciliammare.it e www.castellidisicilia.it, ha indetto una nuova trasmissione web itinerante: Castello Siciliano dell’anno 2024. A sfidarsi, per aggiudicarsi il titolo di Castello Siciliano dell’anno, 13 manieri dell’Isola, facenti parte del Consorzio “Castelli di Sicilia”: Alcamo, Butera, Carini, Castelbuono, Collesano, Erice, Giuliana, Marineo, Mussomeli, Naro, Salemi, Taormina e Vicari.
A eleggere il Castello dell’anno, sulla piattaforma www.castellidisicilia.it, è stato il pubblico siciliano: con 23.187 voti, a vincere è stato il Castello La Grua-Talamanca di Carini, che sorge a 27 km circa da Palermo.
Il Castello di Carini tra storia e leggende
Il Castello di Carini è un luogo non soltanto intriso di bellezza, ma anche di storia e mistero. È qui che ha a lungo vissuto Laura Lanza, meglio conosciuta come la Baronessa di Carini, nota per la tragica vicenda che l’ha vista protagonista nel XVI secolo.
La donna era infatti figlia di Don Cesare Lanza, Barone di Trabia e Conte di Mussomeli, che purtroppo non diede alla luce alcun erede maschio. È per questo che si impegnò molto nel trovare un compagno facoltoso per la figlia. La scelta ricadde su Don Vincenzo La Grua-Talamanca, figlio dell’allora Barone di Carini Pietro III. L’unione si realizzò quando la Baronessa aveva solo quattordici anni e da quel momento in poi si trasferì con il marito nel Castello della famiglia di lui, il Castello La Grua-Talamanca di Carini, dove visse per oltre vent’anni e dove crebbero gli otto figli della coppia.
La Baronessa però, a un certo punto intraprese una relazione extra coniugale, con un cugino del marito di rango inferiore: Ludovico Vernagallo. È con lui che, secondo la tradizione, il padre la sorprese e li uccise entrambi. La donna a quel punto, portò la mano al petto ferito e nella disperazione la appoggiò a una parete. Si narra che il segno del suo sangue sia rimasto intatto fino al XX secolo, quando fu rimosso, sempre secondo la leggenda, da un custode stanco del continuo flusso di curiosi. Tuttora però il fantasma della Baronessa vagherebbe per le stanze in abiti rinascimentali alla ricerca del padre assassino.
Da quel momento in poi, il Castello di Carini ha affascinato e incuriosito visitatori da tutto il mondo, attratti dalla travagliata storia d’amore e morte consumatasi al suo interno. In molti continuano a recarsi sul luogo per visitarlo, oltre ovviamente che per la bellezza sprigionata in ogni dove. Non resta che attendere il 2025 per scoprire quale sarà il prossimo Castello Siciliano premiato e se sarà intriso di mistero come quello di quest’anno.