Le escursioni sull’Etna, il vulcano attivo più grande d’Europa, si svolgono tra ambienti suggestivi e misteriosi, dalla visita a grotte affascinanti a passeggiate diversificate per clima e terreni, tra il rilassante bosco e gli impervi sentieri alto montani.
Il vulcano con la sua mole spaventa e affascina, con i suoi sfiati, eruzioni e colate laviche rende l’ambiente spettacolare, unico nel suo genere, ma, allo stesso tempo, tiene sempre sulle spine, e non solo gli abitanti sulle pendici del Mongibello. È l’attività esplosiva del vulcano stesso, mista alla sua imprevedibilità, che contribuisce ad aumentarne ulteriormente il fascino. Un’avventura sull’Etna è imprescindibile se ci si appresta a programmare una vacanza in Sicilia.
Escursioni sull’Etna, sentieri, itinerari e grotte
Per programmare a dovere le escursioni sull’Etna ci si deve munire di informazioni utili, di mappe e, quasi sempre, di una guida specializzata. I percorsi tracciati dal vulcano, le grotte, i fitti boschi, sono ambienti naturali spettacolari e rilassanti, da vivere in assoluta tranquillità o con la giusta dose di adrenalina, ma non si deve mai lesinare per quanto concerne la sicurezza e l’orientamento.
Queste gite sul vulcano non possono prescindere da una scelta ben oculata delle modalità di escursione, di optare per passeggiate a maggiore o minore difficoltà (a seconda che ci si cimenti all’avventura in comitiva di giovani, in famiglia, con presenza di bambini o di anziani), di selezionare le visite guidate a grotte specifiche che siano più o meno adatte al gruppo, così come gli stessi percorsi da seguire.

Ecco alcune indicazioni utili per le passeggiate, i percorsi e le grotte da visitare:
Le passeggiate sull’Etna offrono percorsi variegati, creati nei secoli dal continuo mutare dell’altezza del vulcano, dei fianchi e dei sentieri, per via delle imprevedibili eruzioni e colate laviche. Alcuni percorsi presentano pertanto maggiori difficoltà di altri, e saranno dunque inaccessibili per famiglie con bambini o anziani al seguito.
Un esempio di passeggiata che viene sconsigliata a famiglie con bambini ed anziani, per via dell’elevata difficoltà dei percorsi, è quella nella Valle del Bove: un percorso spettacolare, una delle tante bellezze da visitare, che si differenzia, come del resto anche tanti altri ambienti e percorsi del vulcano, per la sua conformazione unica.
Questa valle prende il nome da un’antica usanza dei pastori della zona che portavano i buoi in quella che era ritenuta la più alta area dove era possibile pascolare. In effetti, questa zona, formata da una vasta depressione pianeggiante e circondata da rocce magmatiche a forma di ferro di cavallo, tipico esempio dell’esplosività del vulcano, fino a qualche anno fa era ricca di verdi pascoli. Le eruzioni del 1991-93 ne hanno profondamente cambiato l’aspetto e minato la ricchezza della vegetazione: oggi si presenta come una vasta area scura e arida, con poche zone di verde ancora visibili.

Famiglie con bambini e gruppi misti con anziani troveranno invece terreno fertile nella passeggiata di bosco Ragabo: una pineta che arricchisce un bosco che si trova a 1400 metri sul livello del mare, sul fianco dell’Etna. Un bosco che esiste da parecchio tempo e che ha avuto svariati utilizzi nel corso dei secoli.
Costituita in gran parte da pino laricio, è infatti una pineta che offre un’importante risorsa per tutto il territorio di Linguaglossa. La passeggiata in questo bosco è consigliata per tutti, anche per famiglie con bambini piccoli e a corredo di passeggino, il percorso completo offre inoltre la possibilità di fare escursioni nelle caratteristiche grotte Palombe e Lamponi e di giungere presso il rifugio Timparossa e la grotta del Corruccio.
La stessa possibilità di percorsi agevoli e la stessa opportunità di relax, immersi nella natura e nei misteriosi anfratti del vulcano, la troviamo nella passeggiata per la grotta dei Ladroni e per la grotta del Corruccio, nonché per Piano Pernicana. Al contrario, di difficoltà elevata, e indicata solo per chi è preparato a un’avventura più impegnativa e ricca di adrenalina, è la passeggiata attraverso la pista Altomontana.

Soffermandosi in particolare sulle grotte dell’Etna, numerose e peculiari, si nota come queste siano delle formazioni naturali create durante l’eruzione del vulcano. Il magma, infatti, scorre a diverse velocità quando fuoriesce come colata lavica da un cratere: la parte esterna del magma va via via raffreddandosi, e, al contempo, inizia un periodo di solidificazione, fino a fermarsi del tutto. Al contrario, la parte inferiore e interna della colata mantiene alta la propria temperatura, resta in uno stato liquido e continua a scorrere senza fermarsi. La parte esterna dell’ormai roccia magmatica appare così svuotata, dando vita ai tanti tunnel e, appunto, grotte, che oggi possiamo ammirare durante le nostre escursioni sul vulcano.
Le grotte laviche dell’Etna hanno profondità e lunghezze differenti che variano da 50 metri a un chilometro, gran parte di queste formazioni naturali sono visitabili ma è caldamente consigliato esplorarle con una guida esperta al proprio fianco.
Escursioni orientate più allo spettacolo sono quelle speciali, che solitamente vengono organizzate durante le eruzioni del vulcano: queste sono solitamente pianificate in aree sicure, in quelle zone che garantiscono una maggior vicinanza all’evento ma anche una certa protezione. Queste manifestazioni naturali, infatti, producono sempre emissioni di cenere e lapilli, elementi facilmente e velocemente trasportati dal vento e dalle correnti. I terreni, che vengono inoltre resi fertili da questa cenere che si deposita ai fianchi del vulcano, diventano basi fondamentali per la coltivazione di una specialità tipica del territorio siciliano come il pistacchio di Bronte.
Queste particolari escursioni speciali sull’Etna garantiscono un’esperienza unica, memorabile, ma, purtroppo, non sempre sono possibili: vista l’attività del vulcano e la sua contestuale imprevedibilità, durante le eruzioni molte delle aree interessate e la cima vengono chiuse ai visitatori. Le varie organizzazioni e guide sono sempre pronte ad offrire esperienze alternative sulle pendici e nelle aree più sicure del vulcano.

Quando conviene programmare le escursioni sull’Etna e come attrezzarsi
Scopriamo come progettare la propria visita sull’Etna, quali sono i periodi maggiormente consigliati per poterne apprezzare appieno ambienti e scorci paesaggistici, e, di conseguenza e in base alla tipologia di escursione, come attrezzarsi.
È consigliabile programmare l’escursione sull’Etna in Primavera, per via del clima mite e di un meteo che spesso offre condizioni favorevoli e in particolare nei mesi che vanno da marzo a giugno. In tal senso si eviterà anche l’esposizione al sole, molto forte nei mesi estivi e, in primavera, anche nelle ore più calde della giornata.
Inoltre, per cercare di avere una quadro più preciso di cosa aspettarsi dal clima sull’Etna, è utile sapere che, in media, il divario termico tra la sommità del vulcano e la temperatura che invece troviamo a livello del mare varia tra i 6 e i 7 gradi in meno. I venti che soffiano a partire dai fianchi del vulcano e poi verso la sommità di esso sono più intensi rispetto a quelli che si registrano in pianura.
A prescindere dalla tipologia di percorso e dal mese selezionato, bisognerà vestirsi a strati con abiti comodi in base alla stagione, magari portando anche una giacca extra. Indossare scarpe da ginnastica o da trekking, in ogni caso utilizzare calzature dotate di una buona suola antiscivolo. Nello zaino o nella borsa, è bene portare tutto ciò che può essere utile, oltre ad acqua fresca e crema solare. Indispensabile anche indossare o portare un cappellino e occhiali da sole. Per le escursioni nelle grotte è fondamentale munirsi di caschi protettivi e torce, solitamente forniti dalle indispensabili guide.
Per arrivare al vulcano e percorrere i suggestivi sentieri che offre si potrà optare per il trasporto pubblico, con Ast che offre un servizio di bus andata e ritorno con partenza dalla Stazione Centrale di Piazza Papa Giovanni XXXIII ed arrivo al Rifugio Sapienza.
La durata delle escursioni sul Mongibello varia in base al tipo di avventura che si sceglie di intraprendere: ma è vivamente consigliato di destinare all’esperienza almeno un’intera giornata, da trascorrere tra i paesaggi spettacolari e i percorsi affascinanti dell’Etna. I costi sono anch’essi variabili, se, ad esempio, si opta per raggiungere la sommità del vulcano con la funivia panoramica, si attesteranno intorno a 50 euro.
In tal senso, ricordiamo che per salire ai crateri sommitali dell’Etna ci si dovrà affidare esclusivamente a guide alpine. Il percorso prevede, ad esempio, l’accompagnamento alla salita con la funivia e, mediante quest’ultima, fino a 2500 metri di altitudine. Qui, potrebbe continuare l’avventura dapprima in Jeep e poi a piedi.
L’Etna, proprio per la varietà di paesaggi e ambienti che offre, propone tante opportunità per i viaggiatori più avventurosi, ma anche percorsi e sentieri accessibili a tutti. In ogni caso, l’esperienza sul vulcano sarà memorabile.