Nel cuore della Sicilia, lontano dalle rotte turistiche più battute, esiste un luogo capace di incantare chi lo attraversa con la sua natura selvaggia e le sue storie scolpite nella pietra. Si tratta della Riserva Naturale Orientata Monte Rossomanno-Grottascura-Bellia, un polmone verde che si estende per oltre due mila ettari tra i comuni di Enna, Aidone e Piazza Armerina, a pochi chilometri da Valguarnera Caropepe. La travel blogger Ticidevoportare porta i lettori di Be Sicily Mag alla scoperta di questo luogo incantato.
Riserva Naturale Orientata Monte Rossomanno-Grottascura-Bellia, un paradiso nascosto tra Enna e Piazza Armerina
Chi percorre la strada statale 117 bis tra Enna e Piazza Armerina, prima di raggiungere la celebre Villa Romana del Casale, costeggia a lungo il Parco Ronza, una delle più grandi aree attrezzate della Sicilia. Qui, tra tavoli da picnic, aree barbecue, un parco giochi e recinti con animali come daini, cinghiali e rapaci feriti, le famiglie trovano il luogo perfetto per trascorrere una giornata all’aperto.
Ma questo è solo l’inizio. Dal Parco Ronza, infatti, si può accedere alla Riserva e avventurarsi lungo sentieri che attraversano boschi di pini, eucalipti e querce secolari. È proprio lungo uno di questi percorsi che si raggiunge uno dei tesori più affascinanti dell’intera area: le Pietre Incantate, note anche come Pupi Ballerini.

Le Pietre Incantate: sculture naturali tra leggenda e geologia
A circa un chilometro dall’area attrezzata, una breve passeggiata sotto gli alberi conduce a uno spettacolo unico. Davanti agli occhi del visitatore appaiono infatti le cosiddette Pietre Incantate, ovvero gigantesche rocce arenarie, alte fino a tre metri, modellate nei secoli dall’azione del vento. La loro forma bizzarra e quasi umana ha acceso la fantasia popolare: c’è chi ha visto in queste figure delle persone pietrificate nel mezzo di una danza, chi dei mostri antichi, chi ancora resti di un dolmen preistorico (un tipo di tomba megalitica preistorica a camera singola).
La realtà geologica non toglie nulla al loro fascino: si tratta di antichi sedimenti marini, ricchi di quarzo, emersi e scolpiti nel tempo. Il sito rientra infatti nell’importante geosito UNESCO della Rocca di Cerere, che include anche il vicino Parco Minerario di Floristella.
Tra natura, storia e panorami mozzafiato
Un altro punto di accesso alla Riserva Naturale Orientata Monte Rossomanno-Grottascura-Bellia è dalla località Madonna del Bosco, raggiungibile da Valguarnera Caropepe lungo la SP35b. Da qui, con una breve salita si arriva a Monte Rossomanno e Serra Casazze, due rilievi che offrono un panorama a 360 gradi sulla Sicilia centrale: dalle Madonie all’Etna, che si staglia maestoso all’orizzonte.
In questo paesaggio, segnato da pascoli, grano e antiche miniere di zolfo abbandonate, si trovano anche importanti testimonianze medievali. Tra queste, i ruderi del borgo di Rossomanno, un tempo feudo della famiglia ghibellina degli Uberti, raso al suolo nel 1394 dal re Martino IV d’Aragona. Rimangono visibili i blocchi di pietra delle fortificazioni e la torre degli Uberti, insieme ai resti del Conventazzo, un romitorio benedettino ormai in rovina.

Perché visitare la Riserva di Monte Rossomanno
La visita alla Riserva di Monte Rossomanno è una meta non troppo conosciuta, ma adatta anche alle famiglie con bambini. Lungo il percorso che conduce alle Pietre Incantate, grazie a una app interattiva, si possono leggere storie e leggende legate a queste sculture naturali. Ciò rende la passeggiata ancora più coinvolgente. Un’occasione per far scoprire ai più piccoli la geologia, la storia e la bellezza della natura in un contesto sicuro e suggestivo.
Incastonata tra tre gioielli del turismo culturale siciliano — Enna, Aidone e Piazza Armerina — la Riserva Monte Rossomanno-Grottascura-Bellia rappresenta una meta ideale soprattutto per chi cerca un’esperienza autentica, fuori dai circuiti affollati. È un luogo dove la Sicilia mostra il suo volto più intimo e potente, fatto di silenzi, boschi, panorami senza fine e pietre che raccontano storie.
È uno dei tesori nascosti della Sicilia centrale, un luogo magico dove natura, storia e leggende si fondono in un’unica esperienza. Inserirla nel proprio itinerario di viaggio significa scoprire un’altra Isola, meno nota ma altrettanto affascinante. Un viaggio tra boschi, pupi ballerini di pietra e antiche rovine che resta nel cuore di chi lo compie.