Il Teatro Greco di Siracusa ha ospitato anche quest’anno degli spettacoli inclusivi per i sordi attraverso il contributo della Fondazione Inda e dell’associazione “Amici dell’Inda”, in sinergia con l’associazione “Sicilia Turismo per Tutti” e l’Ente Nazionale Sordi di Siracusa”. L’iniziativa è stata un successo, con un centinaio di spettatori non udenti che hanno potuto assistere alle rappresentazioni di “Fedra – Ippolito portatore di corona” di Euripide e “Miles Gloriosus” di Plauto grazie a due interpreti LIS, Donatella Valvo e Daniela Bella.
L’iniziativa al Teatro Greco di Siracusa per i sordi
Il progetto che fa sì che alcune rappresentazioni classiche del Teatro Greco di Siracusa possano essere fruibili anche dalla comunità sorda siciliana e non solo va avanti dal 2012. L’obiettivo è quello di ampliare sempre di più il palinsesto, in modo da renderlo ulteriormente inclusivo. “Questo è un un vero e proprio esempio di come la cultura possa essere accessibile a tutti. Siamo orgogliosi di aver contribuito, ancora una volta, a rendere il Teatro Greco di Siracusa un luogo di incontro e di condivisione per tutti, senza distinzioni”, ha commentato Bernadette Lo Bianco, Presidente dell’associazione “Sicilia Turismo per Tutti”.
Lo Bianco insieme all’Ente Nazionale Sordi di Siracusa ha voluto ringraziare a tal proposito in particolare Giuseppe Piccione, presidente dell’Associazione “Amici dell’INDA”, per avere finanziato il servizio di interpretariato in occasione della rappresentazione di “Fedra – Ippolito portatore di corona” di Euripide. La speranza è che un’iniziativa che al momento è più unica che rara possa essere fonte di ispirazione anche al di fuori dei confini dell’Isola, in modo da abbattere le barriere comunicative.
Gli altri progetti sulla lingua LIS in Sicilia
Non è la prima volta d’altronde che in Sicilia vengono promossi progetti relativi alla lingua LIS. Ad esempio, lo scorso anno scolastico in 24 classi elementari è stata introdotta la lingua dei segni come materia. I docenti si sono adeguatamente formati e hanno a loro volta trasmesso ai propri allievi le basi di questa forma di comunicazione fondamentale per garantire pari opportunità in diversi contesti.