Immaginate il mare di Cefalù che brilla sotto il sole d’agosto, il molo gremito di gente, lo sguardo rivolto a un palo sospeso sull’acqua, cosparso di grasso, pronto a diventare il campo di una sfida epica. È qui che si celebra la ‘Ntinna a mari, una delle tradizioni più affascinanti e singolari della Sicilia, che ogni anno accende l’estate con il coraggio, il folklore e l’identità profonda di una comunità marinara.
Una tradizione lunga oltre due secoli
La ‘Ntinna a mari affonda le sue radici nel 1783, legata alle celebrazioni del SS. Salvatore, patrono di Cefalù. Nata come gioco popolare durante i festeggiamenti religiosi, è diventata col tempo un simbolo della cultura marinara locale. In un mondo che cambia rapidamente, questo rituale resta ancorato al passato, testimone vivente di una devozione popolare e di un legame profondo con il mare.
Come funziona la ‘Ntinna a mari

Il cuore dell’evento è un palo lungo circa 10 metri, sospeso in orizzontale sul mare e ricoperto di grasso per renderlo estremamente scivoloso. I partecipanti – in genere giovani figli di pescatori locali – devono percorrerlo in equilibrio, cercando di non cadere, per conquistare la bandiera posta all’estremità. Ogni caduta è accompagnata da un misto di risate, applausi e incoraggiamenti, in un’atmosfera festosa e coinvolgente.
Il significato simbolico della sfida
Più di un semplice gioco, la ‘Ntinna a mari è un rito di passaggio. È la dimostrazione del coraggio, dell’agilità, ma anche dell’appartenenza alla comunità. Ogni concorrente porta con sé l’orgoglio della propria famiglia e del proprio quartiere, trasformando la sfida in uno spettacolo che intreccia valore simbolico e divertimento.
Quando e dove assistere all’evento
La ‘Ntinna a mari si svolge ogni anno tra il 2 e il 6 agosto, durante la festa del SS. Salvatore. Il momento clou è il 6 agosto, giorno del patrono, quando il molo di Cefalù si trasforma in un teatro a cielo aperto. Turisti e curiosi si accalcano per godere dello spettacolo, tra bancarelle, musica e profumi di cucina locale. Arrivare in anticipo è d’obbligo per conquistare un buon posto!
La voce di chi la vive
“Partecipare è un’emozione fortissima. Ci provavo da ragazzino e non sono mai riuscito a prendere la bandiera. Ma ogni volta era una vittoria comunque, perché sei lì, davanti a tutta la città, con il mare sotto e la gente che ti incita”, racconta Antonio, 28 anni, figlio di pescatori e veterano della sfida.
Una festa che unisce sacro e profano
La ‘Ntinna è solo uno dei momenti più attesi della festa del SS. Salvatore, che fonde devozione religiosa e spirito popolare. Processioni solenni attraversano il centro storico, accompagnate da bande musicali, spettacoli, fuochi d’artificio e una gastronomia che esalta i sapori del territorio. È una celebrazione totale, che coinvolge corpo e anima.
Perché la ‘Ntinna a mari conquista ancora oggi
In un’epoca dominata da tecnologie e velocità, la ‘Ntinna a mari ci ricorda il valore delle radici, dell’identità e del contatto diretto con il mare e la comunità. È uno spettacolo che non si dimentica, un momento in cui il tempo si sospende e tutto ruota attorno a un palo scivoloso, un tuffo, una risata, una vittoria. Un equilibrio precario che racconta perfettamente lo spirito della Sicilia.
Foto da: www.palazzovillelmi.it – www.iheritage.eu/