lunedì | 13 Maggio | 2024

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Maria D’Amico, in arte Dama: “Dipingo le onde con le mani perché mi liberano”

Dama racconta com'è nata la sua passione e perché viene soprannominata la Donna delle onde

Maria D’Amico, in arte Dama, è palermitana e dipinge con le dita: l’artista ha raccontato a BeSicilyMag come è nata la sua passione. Maria, fino al 2017 era una commerciante, si occupava quindi di tutt’altro, ma il lavoro, che fino a quel momento aveva svolto con impegno e passione, cominciava a rappresentare per lei una “gabbia”.

È nato tutto per caso: “Sempre in quell’anno trovo a casa una tela e dei colori, che ancora oggi, in famiglia, non riusciamo a capire da dove arrivassero, e inizio, con leggerezza, a sporcarla di colore, – continua Dama – poi mi sono spostata in giardino e ho ultimato il dipinto, e quel disegno, sulla tela, aveva un senso”. La passione per la pittura si sposa bene con quella per il mare: “Durante le mie lunghe passeggiate, mi è capitato di soffermarmi a guardare le onde, in un periodo un po’ negativo per me. Ho sempre visto nel mare, nelle onde, il ruolo di messaggeri. Io sono dell’idea che lì, davanti il mare, tutti i pensieri vengono fuori, e ho deciso che era il posto giusto per buttare via tutto”, spiega.

Da lì torna a casa e inizia a dipingere fino a oggi, spesso le onde. Da qui il soprannome che le hanno dato in molti, la Donna delle Onde.

maria damico - Be Sicily Mag

Dama: “Non deve esserci un pennello tra quello che sento e quello che dipingo”

Curiosa la modalità di pittura che utilizza, senza pennelli, usando solo le sue dita: “Non deve esistere alcun tramite tra me e la tela, non ci deve essere un pennello tra quello che sento e quello che voglio buttare giù”. È una scelta di spontaneità, come quella di dipingere quasi sempre all’aperto, a contatto con la natura: “Non ho un vero e proprio laboratorio, amo dipingere al mare, all’aria aperta, ho preso parte a tanti progetti nelle isole”.

Le sue tele sono firmate con il rosso, e vengono confezionate, per la vendita, in reti da pesca: “Perché il rosso? Perché io sono un’eterna romantica, secondo me tutto questo nasce da un segno del destino, che voglio celebrare così. Il packaging che utilizzo è sempre ricercato da me, vado a cercare le reti, anche quelle rosse, e le vedo come un modo per comunicare qualcosa – continua – nel mio modo di pensare la rete non è una gabbia negativa, ma è ciò in cui ti intrappoli piacevolmente e volontariamente, una rete da cui sei libero di uscire quando vuoi”.

maria damico1 - Be Sicily Mag

Tra i progetti di Dama per il futuro le rinnovate collaborazioni con varie scuole, come il Thomas Moore e l’IBI, per coinvolgere i ragazzi, ma anche un sogno nel cassetto che si realizza: “Ho sempre desiderato dipingere un’etichetta per una bottiglia di vino, e forse a breve succederà. Nel futuro, anche prossimo, non mancheranno iniziative, ma a rimanere costante sarà il mio motto: mente, cuore e dita. Spontaneità e colore”.

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