domenica | 19 Maggio | 2024

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i-Fest, a Palazzo Bonocore di Palermo l’evento con il regista Albert Serra (VIDEO)

Il regista Albert Serra protagonista dell'evento di benvenuto dell'i-Fest a Palazzo Bonocore a Palermo: il video servizio

Film che non fanno prediche, ma pongono domande e sollevano il velo su questioni tanto spinose quanto attuali. Lavori di valore culturale e sociale, che provocano reazioni nello spettatore, spingendolo a confrontarsi con tematiche come l’ambiente, l’esclusione, l’ingiustizia e i giochi sporchi del potere.

È un mix di eleganza e sostanza quello che questa settimana ha caratterizzato la seconda edizione palermitana dell’I Fest-International Film Festival, partito a inizio settimana e che si concluderà domani sera, dalle 19, al Cinema De Seta, all’interno dei Catieri Culturali alla Zisa, con la proiezione integrale di tutte le opere di Area Sicilia, speciale rassegna fuori concorso dedicata alle migliori opere girate e/o prodotte nell’isola. Un format ormai collaudato, all’insegna del mix tra glamour e sostanza che, contando l’appuntamento in corso nel capoluogo siciliano, totalizza in effetti sette edizioni, visto che le precedenti si sono svolte in Calabria, a Castrovillari.

“Un grande e moderno contenitore di lavori cinematografici, prodotti anche da autori magari ancora poco conosciuti, così come da registi di fama consolidata. Ma tutti connotati dal forte spessore culturale e capaci di parlare a target di pubblico differenti – spiega il direttore artistico Giuseppe Panebianco.

Un festival che non manca anche di puntare l’obiettivo sul grande cinema italiano, con apposite retrospettive: “come quelle dedicate a Marcello Mastroianni, Franco Zeffirelli e Lina Wertmuller, solo per citare alcuni nomi celebri”.

Quest’anno la finalità dell’I-Fest è stata quella di ampliare il pubblico, estendendosi verso un’area sociale non sempre coinvolta nell’esperienza dei festival cinematografici: quella dei detenuti. “Per la prima volta siamo infatti riusciti a proporre un concorso internazionale per cortometraggi all’interno del carcere di Pagliarelli: un’esperienza molto intensa”, racconta Panebianco.

Questa sera, sempre al Cinema De ci sarà l’appuntamento centrale del festival: l’incontro, aperto al pubblico, con Albert Serra pluripremiato regista spagnolo che racconterà la sua carriera cinematografica prima della proiezione del suo ultimo film, Pacifiction, presentato in concorso a Cannes e premiato come Miglior film del 2022 da Cahiers du cinéma, oltre a aver ricevuto numerosi altri premi internazionali, tra cui  2 César e 3 Lumière Awards.

Nel format dell’I-Fest 2024 spicca anche l’unione tra il grande cinema e la bellezza architettonica e artistica: quella espressa dai saloni delle residenze storiche di Palermo.

Albert Serra all’i-test 2024

Ieri sera è stato infatti possibile incontrare all’I-Fest Albert Serra, il quarantanovenne regista nato vicino a Barcellona, dove ha cominciato la sua carriera artistica che lo ha portato a diventare il cineasta catalano più famoso nonché uno degli autori europei più premiati, a Palazzo Bonocore, prima della consegna del premio i-Fest Special Award 24.

“Amo molto tutto il cinema italiano e mi interessa molto anche quello di specifica produzione siciliana – ha detto Serra – Mi è piaciuto molto, per esempio, il docufilm di Franco Maresco su Tony Scott, il grande clarinettista jazz siculo-americano”.

Il suo ultimo lavoro, in proiezione stasera, è Pacifiction, film artificioso e realistico sull’opacità del potere e sul suo scollamento dalla società: “È ambientato a Tahiti, nella Polinesia francese e ha per protagonista un alto funzionario del governo di Parigi, dai modi impeccabili ma cinico e calcolatore”, spiega il regista, che prossimamente presenterà il suo ultimo lavoro, una fiction ambientata nell’attuale Russia in guerra con l’Ucraina, girata in Lettonia.

“Non mi reputo un regista ‘politico’, nel senso semplificatorio di questa definizione. Di certo, però, dai miei lavori puntano su situazioni sociali, da cui possono filtrare lettura inevitabilmente politiche. E eventi come l’I-Fest qui a Palermo confermano il momento particolarmente positivo che sta vivendo il filone del cinema autoriale”. 

Articolo di Antonio Schembri

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