lunedì | 13 Maggio | 2024

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Pasqualino Monti e i 6 mesi di Palermo Marina Yachting: “Non finisce qui”. I grandi yacht e il Molo Sud

Pasqualino Monti racconta i primi 6 mesi del Molo Trapezoidale e del nuovo "quartiere d'acqua" di Palermo: un bilancio complessivo dall'inaugurazione all'arrivo delle imbarcazioni di lusso, poi qualche anticipazione su ciò che avverrà con l'hotel a cinque stelle e il Molo Sud. La video intervista a Be Sicily Mag

Il Molo Trapezoidale compie 6 mesi. Il taglio del nastro, avvenuto il 13 ottobre 2023 in presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, del presidente della Regione Renato Schifani e del sindaco Roberto Lagalla, è stato soltanto un punto di partenza. Il Palermo Marina Yachting oggi è diventato infatti un luogo amato dalla popolazione locale e osservato con interesse da chi arriva dal mare. Una scommessa vinta di Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità portuale, che a Be Sicily Mag ha tracciato un bilancio complessivo del progetto e anticipato alcune novità sul futuro di quest’ultimo.

Pasqualino Monti stila un bilancio sui primi 6 mesi del Palermo Marina Yachting

“A distanza di 6 mesi dall’inaugurazione del Molo Trapezoidale, è il momento di iniziare a tirare le somme su come la città ha risposto e come ha influito sul turismo da mare. Nonostante ci sia ancora da lavorare e il Palermo Marina Yachting come punto di approdo delle imbarcazioni non sia ancora partito perché attendiamo l’arrivo dell’estate, mi sento di dire che i risultati sono positivi. I commercianti, che hanno investito su questo luogo e oggi di fatto lo gestiscono, sono soddisfatti”, ha affermato Pasqualino Monti. È tuttavia un lavoro che va avanti. “I margini di miglioramento sono ancora tanti. È una fase in cui stiamo comprendendo cos’altro fare per il PMY, che non si conclude qui. Abbiamo altre opere in corso di realizzazione che si collegano ad essa e la rendono ancora più funzionale”.

Intanto i palermitani possono godere quotidianamente di un’area che fa invidia a molte città europee. “Il Molo Trapezoidale è diventato un quartiere di Palermo. È motivo di orgoglio. Noi non abbiamo mai pensato ad un lungo chiuso, ma fin dall’inizio abbiamo voluto creare un luogo che ricucisse la ferita tra la città e il suo porto. Era importante far capire alla popolazione che il porto può essere vissuto. La reazione è stata positiva. I numeri dicono che l’affluenza è rilevante, anche oltre quelle che erano le aspettative. Avere inaugurato in inverno è stata un’ottima intuizione, perché ci ha permesso di correggere eventuali errori in vista dell’estate. L’affluenza nella calda stagione sarà ancora più alta”.

Da un lato lo sguardo è a chi arriva dalla città, dall’altro lato a chi arriva da fuori. “Il Molo Trapezoidale è un luogo inclusivo, con locali e aree all’aperto. Il taglio non è di concorrenza alla città. Quando devi dare un’offerta, anche in termini di economia marittima, è necessario però far riferimento anche a chi arriva da fuori. È un PMY che ospita 14 posti per mega yacht, per cui il livello deve essere un po’ più elevato. Non significa però che non sia accessibile a chiunque. Abbiamo inserito per questo motivo esercenti di ogni genere: dallo street food al sushi, dalla gioielleria alla SPA. L’obiettivo è stato quello di coniugare le esigenze, ma stando attenti alla nostra politica di business. Un’opera che costa 35 milioni di euro deve dare all’Autorità un suo ritorno e affinché ciò avvenga deve essere vista come accessibile a coloro che sfruttano l’infrastruttura marittima”, ha precisato Pasqualino Monti.

Il Molo Sud e l’Interfaccia

È proprio per rendere indimenticabile l’esperienza dei turisti che l’Autorità portuale sta continuando a migliorare il Molo Trapezoidale. “Nel 2024 supereremo il milione di passeggeri dalle crociere, è un risultato straordinario. Palermo in passato ne faceva 450 mila, siamo arrivati in pochi anni a raddoppiare il dato. In futuro saranno un milione e mezzo. Abbiamo investito quasi 600 milioni affinché il porto divenisse quello che è oggi, è una risposta importante alla domanda del settore. Quando il PMY entrerà completamente a regime anche col Molo Sud, entro un anno e mezzo, avrà un ulteriore valore aggiunto. L’infrastruttura deve essere ancora modificata, ci stiamo lavorando e il risultato sarà molto bello. Non ci saranno muri divisivi con il mare. Una nuova piazza sarà a disposizione dei cittadini e dalla città. Ma non posso anticipare di più”. 

E tornando al turismo, ha raccontato: “Un dato, in particolare, ci fa ben sperare. Su alcune navi da crociera viene proposta un’escursione denominata “Molo Trapezoidale di Palermo”. È motivo di orgoglio sapere che persone provenienti da tutto il mondo si avvicinino a questa realtà acquistando questo genere di servizio. Sebbene non sia un monumento o un luogo storico della città, rappresenta già una importante zona di interesse”.

Per quel che riguarda gli yacht, invece, i primi arrivi sono in programma quest’estate. “Il mese di giugno sarà di avvio, quello di luglio sarà molto intenso. Avremo anche un mega yacht di oltre 100 m che dovremo posizionare all’inglese, ovvero parallelamente alla banchina del Molo Trapezoidale. Poi altre imbarcazioni da 70, 60 e 40 m. È un percorso ancora all’inizio, che verrà consolidato il prossimo anno. Nel 2025 avremo il vero e proprio PMY con una programmazione più ordinata che partirà a ottobre. Le richieste sono tantissime e questo ci fa ben sperare. È simbolo del fatto che abbiamo fatto un lavoro che darà i suoi frutti”. 

Anche il progetto dell’Interfaccia sta parallelamente andando avanti. Il contratto dice che la consegna avverrà a maggio 2025, noi speriamo di terminarlo prima anche perché abbiamo dimostrato di esserne in grado. È un’opera importante, perché l’accesso al porto diventerà completamente verde con scale mobili che porteranno ad una grande passerella con attività commerciali nuove e con un collegamento diretto al terminal crociere. È un appello che rivolgo alla città. Metteremo a disposizione nei prossimi mesi dei bandi per l’aggiudicazione di questi luoghi e ci aspettiamo che la domanda sia maggiore rispetto a quella del Molo Trapezoidale. L’obiettivo è che ci sia partecipazione. Sia i cittadini sia i turisti potranno passeggiare sopra il porto, godendo della visuale”.

Pasqualino Monti, in tal senso, vuole rassicurare i cittadini in merito a possibili conseguenze sul traffico: “La viabilità urbana è storicamente un problema per Palermo. Noi possiamo spostare dei flussi, ma quando la domanda di merci aumenta significa che c’è alle spalle una infrastruttura moderna e che il PIL sta crescendo. È un cambiamento positivo. La Sicilia è un’isola e Palermo non ha vie di accesso diverse dal mare. È necessario passare dal centro per andare da Est a Ovest. Si sarebbe dovuto pensare in passato ad un modo per far comunicare le due arterie in maniera diretta per evitare l’imbuto, soprattutto in via Crispi. Noi stiamo provando a decongestionarlo. Anche il Comune sta lavorando parallelamente attraverso i mezzi pubblici”.

In tal senso sarà cruciale il ruolo di Termini Imerese. “È lì che trasferiremo il terminal contenitori, ma non deve essere un cambiamento letto banalmente. È una parte di ricchezza importante. Abbiamo puntato con l’amministrazione comunale su una riqualificazione generale, che mette al suo fianco due spazi verdi e uno splendido porticciolo. È una rivisitazione in piccolo del Molo Trapezoidale. L’investimento è stato di 200 milioni. Al fianco delle merci, in ogni scalo della Sicilia Occidentale, deve esserci un’attività di restituzione alla città, che si concili con le aspettative della popolazione”. 

Il futuro di Palermo agli occhi di Pasqualino Monti

Affinché ogni progetto si realizzi, al contempo, è necessario che sul campo ci siano professionalità competenti e volenterose. Ne è consapevole Pasqualino Monti. “Io mi auguro che il settore portuale possa diventare in futuro più aperto dal punto di vista lavorativo. Attualmente nei porti della Sicilia Occidentale occupiamo 22 mila persone. È un numero elevato, ma possiamo ancora migliorare l’incrocio tra domanda e offerta. Le scuole e l’Università devono aiutarci a offrire questo servizio ai giovani, anche per fare capire loro che qui c’è futuro. Nella piattaforma internazionale oggi Palermo è una stella che brilla. Non è comune che ci siano imprenditori pronti ad investire 28 milioni per costruire un hotel a 5 stelle all’interno del Molo Trapezoidale. È sintomo del fatto che abbiamo fatto un buon lavoro. Il messaggio ai giovani è: rimanete qui, perché è casa vostra e perché si sta creando qualcosa di importante”.

E a proposito di quelli che sono stati i suoi quasi 7 anni in Sicilia: “Il mio approccio con Palermo non è stato semplice, ma adesso è diventata la mia città. Palermo mi ha cambiato e mi ha migliorato. È stata una scuola di vita, un’opportunità di crescita. Il modo di ragionare del siciliano è veloce. Qui c’è una comunità che abbraccia, che dà soddisfazione e dimostra riconoscenza. Non è banale. In altri luoghi è come se tutto fosse dovuto. Io penso che Palermo e i palermitani meritino il meglio. Quella sorta di rassegnazione tipica degli anziani, non si dovrebbe mai vedere nei giovani. Io auguro a questa città di mettersi definitivamente alle spalle questo sentimento. Spero che quello che abbiamo costruito sia un segnale per continuare ad andare nella direzione giusta. Palermo deve puntare sempre al meglio perché merita il meglio”, ha concluso.

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