Sono state annunciate le nomination per i David di Donatello 2024 e la Sicilia può esserne entusiasta. La 69esima edizione, infatti, celebra l’esordio alla regia di un siciliano che, negli anni, tutta Italia ha imparato a conoscere per le sue interpretazioni sul piccolo e sul grande schermo: Beppe Fiorello. La giuria dell’Accademia del Cinema Italiano si è espressa in favore di Stranizza D’Amuri, annunciandolo tra i possibili vincitori.
Stranizza D’Amuri di Beppe Fiorello al David di Donatello 2024
La pellicola tutta siciliana di Beppe Fiorello, dal titolo Stranizza D’Amuri, non è stata inserita nella “magica” cinquina dei migliori film dell’anno. Questa vede piuttosto in testa C’è ancora domani di Paola Cortellesi con 19 candidature, seguito da Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti; Io capitano di Matteo Garrine; La chimera di Alice Rohrwacher e Rapito di Marco Bellocchio.
Nonostante ciò si è posizionata comunque in corsa per delle importanti categorie: “Esordio alla Regia” e “David Giovani”. Quest’ultimo premio è assegnato da una giuria nazionale di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di II grado. È una candidatura molto soddisfacente per il regista catanese.
Stranizza D’Amuri, la trama e la vera storia dietro la pellicola
La trama di Stranizza D’Amuri di Beppe Fiorello racconta il mistero dell’amore che sboccia all’improvviso proprio tra due giovani ragazzi siciliani nell’estate del 1982. Dietro c’è una storia vera. La pellicola si rifà tragicamente ad un fatto di cronaca nera che negli anni ’80 ha sconvolto non solo la l’isola, ma anche l’intero Paese: il delitto di Giarre. Il film, infatti, è dedicato alle due vittime: Giorgio Agatino Giammona ed Antonio Galatola, il cui omicidio di matrice omofoba non ha mai avuto giustizia.
Nessun set costruito o capannone di Cinecittà dunque per la prima pellicola da regista di Beppe Fiorello. Le riprese si sono svolte infatti interamente in Sicilia, tra Marzamemi, Ferla, Buscemi, Priolo Gargallo e Pachino. Il titolo, inoltre, è un omaggio a Franco Battiato e alla sua canzone del 1979, la cui musica è colonna sonora del film.